Direttore Sanitario: Dott.ssa Antonella Paolucci

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Artrosi dell’Anca

  1. Di cosa si tratta?

L’artrosi è una patologia degenerativa che si manifesta a partire dai 50 anni, ma non sono esclusi casi di artrosi precoce. Si tratta di un progressivo assottigliamento e perdita della funzione della cartilagine che induce nel tempo una diminuita risposta ai carichi e una scopertura dell’osso subcondrale, con severo dolore e limitazione funzionale. Recentemente si è studiato l’aspetto infiammatorio di questa patologia, la cui genesi coinvolge numerose citochine e mediatori infiammatori.

  1. Come influenza la mia qualità di vita?

Il sintomo principale dell’artrosi dell’anca è il dolore che si sviluppa lentamente e peggiora nel tempo anche se in alcuni casi vi è un’insorgenza acuta. Il dolore e la rigidità rendono difficoltose alcune attività quotidiane come indossare le calze, alzarsi da una sedia o fare una breve passeggiata. Si associano i seguenti sintomi: dolore in regione inguinale o alla coscia che si irradia fino al ginocchio, estrema rigidità dell’articolazione che rende difficile camminare o piegarsi.

  1. Quali sono i possibili trattamenti conservativi?

Anche se non vi è una cura per l’osteoartrosi, sono presenti una serie di opzioni di trattamento per rallentarne l’evoluzione e per controllare sintomi. Il cambiamento dello stile di vita, il controllo del peso e la riduzione delle attività che aggravano i sintomi rappresentano i primi accorgimenti che possono rallentarne la progressione. Un altro ruolo è occupato dal cambio nel tipo di attività fisica, da quelle ad alto a quella a basso impatto. Potrebbe essere utile un protocollo fisioterapico volto al recupero ed al mantenimento dell’articolarità ed al rinforzo dei muscoli dell’anca. L’utilizzo di supporti (Bastoni, stampelle o deambulatori), nei casi più avanzati, potrebbe aumentare l’autonomia del paziente. Se questi metodi non portano a risultati soddisfacenti dovrebbe essere intrapresa una terapia medica con integratori dei componenti della cartilagine (collagene, acido ialuronico, glicosamminoglicani) oppure con FANS o altri tipi di farmaci per la gestione del dolore. La terapia infiltrativa con Acido Ialuronico e concentrati piastrinici ricopre un ruolo chiave nella terapia conservativa dell’artrosi dell’anca soprattutto nei gradi intermedi.

  1. È necessario l’intervento?

La chirurgia è raccomandata nei casi più avanzati dove la terapia conservativa non ha alcun effetto e consiste nella sostituzione protesica dell’anca. In questa procedura viene rimossa la parte interna dell’acetabolo che viene sostituita con una componente metallica ed una superficie interna in ceramica o polietilene. Allo stesso modo si rimuove la testa femorale danneggiata che viene sostituita da una componente metallica collocata nel femore sulla quale viene montata una componente articolare sferica di solito in ceramica.